Piemme, Piccole cose preziose, Janelle Brown, thriller


Nina vive a Los Angeles. Cresciuta con la madre, un'esperta truffatrice, da sempre osserva le vite dei ricchi come uno spettacolo a lei precluso. Neanche la laurea in Storia dell'arte, ottenuta nonostante numerose difficoltà, le è valsa il riscatto che si aspettava. Ma ora che la madre si è ammalata, Nina ha bisogno di soldi. E così trova, finalmente, il modo di sfruttare quel pezzo di carta e il tempo passato a guardare quelle sfavillanti vetrine. Del resto, sono gli stessi ricchi di L.A. a fare sfoggio del lusso di cui sono circondati. E quella che sembra solo una foto su Instagram, per Nina diventa una finestra da cui identificare mobili, quadri, pezzi d'antiquariato di enorme valore.
Dopodiché, per lei e il fidanzato Lachlan è fin troppo facile intrufolarsi nelle vite − e nelle case − delle vittime, e portare via oggetti da cui ricavare milioni di dollari.
Eppure c'è un profilo che Nina, da tempo, si limita a osservare: quello di Vanessa Liebling, ereditiera e influencer. Quando Nina scopre che la ragazza si è ritirata a Stonehaven, la sua magione sulle fredde rive del lago Tahoe, capisce di aver trovato la vittima perfetta. Ma l'incontro tra Nina e Vanessa porterà a galla un passato comune e mai risolto, sepolto per anni nei meandri di Stonehaven. E la stessa Nina, così esperta delle vite altrui, dovrà riconoscere che in fondo anche la propria non è che una sequela di abili finzioni.
Un romanzo che è un'altalena di colpi di scena, in cui il bene si confonde con il male, le verità con le bugie, e l'inganno più grande non è la perenne finzione di Instagram. L'inganno più grande siamo noi.


Janelle Brown, Piccole cose preziose (thriller psicologico, 480 pagine, Edizioni Piemme, 2021)